“Se il più puro sogno d’amore fosse vero
allora, amore, dovremmo essere in paradiso…
invece questa è solo la terra dove il vero amore non è concesso.”
Elizabeth Siddal
Che cos’è l’amore?
Improvviso, travolgente, struggente, indescrivibile… tanto piacevole da far male? L’amore assoluto, che l’uomo canta da quando abbiamo memoria, capace di annullare l’ego e farci toccare l’atto creativo… capace di trasformare il due e rendere finalmente visibile l’uno? Che cos’è quell’esperienza, la più estatica che l’essere umano possa vivere; la più vicina al mistero, la più vicina alla morte?
E che cos’è l’atto creativo? Anch’esso improvviso e travolgente… quella spinta che annulla i confini tra opera d’arte e artista… che odora di divino.
E cosa succede quando due artisti si innamorano e iniziano a lavorare insieme in totale libertà?
Su questo filo sottile, tra finito e infinito, sogno e realtà, vita e morte, si muove uno dei movimenti artistici più interessanti e travolgenti degli ultimi secoli: quello della “Confraternita dei Preraffaelliti” e dei suoi due mitici protagonisti, la modella, poetessa e pittrice Elizabeth Siddal e il pittore Dante Gabriel Rossetti.
La storia del loro amore profuma di mito e ci permette di tuffarci nei meandri più profondi della mente umana, attraversando le infinite contraddizioni, gioie e dolori, che rendono tanto interessante la vita di coloro che, disposti a lottare per vivere appieno, si ritrovano al di là di ogni pregiudizio e catena.
Attraversando le ombre più scure e abbracciando le luci più splendenti, così come nei loro quadri, anche nella loro vita, i protagonisti preraffaelliti hanno scolpito un esempio di ricerca di infinita ispirazione.
Nella cornice della Londra vittoriana decadente e visionaria dove lecito e illecito si confondono ed amalgamano in un respiro di passione ed eccessi, l’intento era quello di nutrirsi degli eccezionali risultati artistici emulandoli nelle inquadrature, ambientazioni e luci.
Attraverso i dialoghi, per lo più versi originali tratti dalle tormentate e magnifiche poesie di Lizzie Siddal, si indagano lo sguardo e le vicissitudini umane dei protagonisti per immedesimarsi e comprendere a fondo le intuizioni e gli intimi processi che hanno fatto scaturire la rottura con il passato e una nuova nascita.
BEATA BEATRIX è un cortometraggio prodotto dalla casa di produzione L’Altrofilm, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Short Film Fund
e il contributo del Mic Ministero della cultura Direzione Generale Cinema e Audiovisivo
e del Comune di Busca.
Girato interamente al castello neogotico del Roccolo di Busca (CN),
con la consulenza artistica di Luca Beatrice
e le musiche di Marco Robino.
Cast | Diana Dell’Erba,
Eugenio Di Fraia,
Simone Nepote André,
Diego Casale,
Alessandro Danzi,
Marco De Ambrogio,
Danilo Bruni,
Anna Cuculo,
Attilio Cottura,
Ilenia Speranza,
Valentina Paoleschi,
Cristina Renda,
i componenti dei gruppi storici
Historia Subalpina,
Nobiltà Sabauda,
Le Vie del Tempo.
Regia | Diana Dell’Erba
Sceneggiatura | Louis Nero e Diana Dell’Erba
Musiche | Marco Robino
Montaggio | Daniela Ovi
Direzione della fotografia | Alvise Pasquali
Scenografia | Maurizia Caglieris
Costumi | Elena Furfaro
Trucco | Vanessa Ferrauto
Parrucco | Marco Todaro